La comunicazione non verbale nei primi anni di vita

I primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo del bambino, sia dal punto di vista fisico che mentale. Una delle abilità più importanti che i bambini acquisiscono in questo periodo è la comunicazione.

Anche se i bambini non parlano ancora, essi sono in grado di comunicare attraverso il linguaggio del corpo e delle espressioni facciali. La comunicazione non verbale, infatti, gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dei bambini piccoli.

La comunicazione non verbale è composta da gesti, movimenti del corpo, posizioni, espressioni facciali e vocalizzi che servono a trasmettere informazioni e a stabilire relazioni con gli altri. I bambini utilizzano questi segnali per comunicare le loro esigenze, i loro stati d’animo e le loro emozioni fin dai primi mesi di vita. Ad esempio, un bambino che piange può comunicare che ha fame o che ha bisogno di essere cambiato oppure in un contesto di gioco con vari stimoli uno sguardo posato su di un oggetto può significare interesse da parte del bambino a iniziare o a continuare l’attività. Questo perchè il “pointing”, e cioè l’indicare con il dito un oggetto, una persona, un’attività, è una conquista che avverrà intorno al primo anno di vita e che può essere stimolato attraverso l’imitazione di un educatore che legge un libro ad esempio e indica le figure, o indica immagini su di un muro, colori etc…sull’importanza del pointing, quale atto comunicativo precursore fondamentale di attenzione condivisa faremo un articolo dedicato.

Anche l’utilizzo delle vocalizzazioni e i loro toni ci danno molte informazioni sulla volontà del bambino in un determinato contesto sia educativo che di gioco. Pensiamo a quanti stati d’animo possono essere comunicati: irritazione, stanchezza, gioia, sorpresa etc..etc…

I genitori e gli adulti che si prendono cura dei bambini piccoli possono utilizzare la comunicazione non verbale per stabilire una relazione positiva con i bambini. Ad esempio, un sorriso o un’espressione amichevole possono rassicurare un bambino che si sente insicuro o spaventato. Anche il contatto fisico, come il prendere in braccio un bambino o accarezzargli i capelli, può essere molto rassicurante e stabilire una connessione emotiva. Inoltre, i genitori possono utilizzare la comunicazione non verbale per insegnare ai bambini le regole sociali e le norme comportamentali, ad esempio con un cenno del capo o un’espressione del viso per indicare l’approvazione o la disapprovazione.

È importante notare che i bambini non nascono con una comprensione innata della comunicazione non verbale e che essi devono imparare a decodificare questi segnali attraverso l’esperienza e l’interazione con gli adulti.

I genitori e gli adulti che si prendono cura dei bambini piccoli possono aiutare i bambini a sviluppare queste abilità attraverso il gioco, la ripetizione e la riproduzione di azioni e gesti e con l’imitazione spontanea da parte di bambini. Nell’ultimo caso importante sarà compiere gesti semplici e chiari per dare modo al bambino di poterli replicare nella maniera più accurata possibile.

In sintesi, la comunicazione non verbale è una parte importante dello sviluppo dei bambini piccoli e gioca un ruolo cruciale nella costruzione delle relazioni e nell’apprendimento delle regole sociali. I genitori e gli adulti che si prendono cura dei bambini possono utilizzare la comunicazione non verbale per stabilire una relazione positiva e insegnare ai bambini le abilità sociali fondamentali.



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