
Scienze Pedagogiche…queste sconosciute!
Questo asilo è stato fondato ed è diretto da due pedagogisti laureati in Scienze pedagogiche e progettazione educativa, ma le Scienze Pedagogiche cosa sono? “Sono nate insieme all’umanità stessa in quanto la specie umana si differenzia dalle specie animali per il fatto che essa deve educare per un periodo prolungato i propri cuccioli, che non solo nascono indifesi, non solo restano a lungo incapaci di compiere le attività tipiche della loro specie, della loro classe di appartenenza, dell’epoca in cui vivono, nonchè della loro individualità personale, ma devono anche, in misura diversa a seconda di leggi ancor oggi determinate dal privilegio, impadronirsi di una parte qualitativamente e quantitativamente differente del patrimonio di conoscenze che l’umanità intera ha accumulato attaverso millenni…ma il cucciolo d’uomo deve imparare tutto: possiede solo pochi riflessi come il riflesso di suzione e il riflesso di orientamento. Per questo, da quando l’uomo è uomo, il neonato della specie umana deve faticare a lungo prima di conquistare quella porzione di patrimonio umano che lo trasformerà veramente in uomo, a cominciare dalla capacità di camminare usando esclusivamente gli arti inferiori, fino ad usare un linguaggio articolato, espressione di un pensiero più o meno maturo, che potrà poi essere tradotto nei segni della scrittura. La lotta che, a partire dalla nascita, ogni bambino deve condurre, con l’aiuto dei coetanei e degli adulti, per riuscire – attraverso un uso sagace del tempo, considerato come « spazio dello sviluppo umano » – a diventare un uomo in grado non solo di scegliersi il proprio campo di lotta, ma anche di sviluppare, nel corso della lotta stessa e in conseguenza di essa, tutte le potenzialità inespresse e le capacità latenti in quel determinato periodo storico nella sua specie, nella sua classe sociale, nella sua persona, in rapporto dialettico con gli ostacoli e gli stimoli che la società circostante gli andrà via via presentando, ha il nome di pedagogia.
Il maestro, l’adulto che educa un bambino, il bambino che educa un altro bambino oppure educa un adulto, compiono un’attività che pur avendo origini millenarie può tuttavia essere profondamente innovatrice e rivolta verso il futuro.” (A. Bernardoni 1975, 5)